L’economadismo di Paolo Peng Shuai

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Paolo Peng Shaui – Jiaobei (oggetto rituale), radice di arundo, 3cm x 7cm x 3cm

Paolo Peng Shuai è un giovane artista multidisciplinare nato in Cina a Xiangtan nel 1995 e giunto in Italia nel 2004 per raggiungere la sua famiglia. Il suo lavoro si inserisce in un’area di ricerca definita come Economadismo che non va inteso in senso geografico, come spostamento da uno stato all’altro né come un nomadismo sostenibile, ma come lo studio delle condizioni ambientali e quindi culturali, antropologiche e psicologiche dello stato nomade del soggetto umano considerato “in transito da una dimensione unitaria, omogenea e controllabile a una fluida, in evoluzione e ibrida”, come messo a fuoco dalla filosofa italiana naturalizzata australiana Rosi Braidotti (1954). Idealmente egli si colloca sulle tracce dei suoi artisti preferiti: la coreana Kimsooja (1957) e i cinesi Huang Yongping (1954-2019) e Chen Zhen (1955-2000). Per affrontare questa tematica Paolo Peng Shuai si riferisce al mondo dei vegetali cinesi, simbolo della identità del suo paese natale.

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Lo sguardo di Margherita Morgantin per vedere nel “buio”

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Margherita Morgantin – COSINUS (Venti Cosmici) – installazione di maniche a vento-Orti Boschetto – 2021 

Margherita Morgantin (Venezia, 1971), artista visiva, laureata in architettura con una tesi in fisica tecnica sul comportamento della luce naturale e docente all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, è da sempre appassionata di scienza “perché il metodo scientifico mi ha sempre dato fiducia e sentivo che, per guardare più lontano, avevo bisogno di strumenti più affilati. Al tempo stesso il linguaggio scientifico ha un che di poetico e le formule scientifiche parlano degli scienziati ma anche di me”. Nel 2020 è risultata vincitrice della VIII° edizione del Premio Italian Council con il progetto V.I.P. (Violation of the Pauli exclusion principle) che si articola in una serie di eventi di vario tipo. Uno degli esiti consiste nel libro Sotto la montagna Sopra la montagna, edito da Nottetempo, ora in libreria, in cui si rappresentano i diversi luoghi di svolgimento del progetto e i temi affrontati. “Nel libro testo e grafica stanno in un forma di tensione e amicizia, nessuna immagine è completamente illustrativa ma dice altro”.

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