Cuspis Rostrata di Mario Costantini si erge contro le minacce ambientali 

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Mario Costantini – Cuspis Rostrata – acciaio inox e base in acciaio corten – Penne (PE) -2023

Dopo la felice esperienza di Riflessi, la scultura di Mario Costantini realizzata nello stabilimento ME.CA.T. di Pombia (NO) dell’amico e mecenate Mario Di Giorgio e installata a Montebello di Bertona (PE) due anni fa, la collaborazione si è ripetuta in occasione di una nuova opera dello scultore e artista pennese che questa volta viene collocata nella città natale dei due protagonisti di questo connubio, fornendo una nuova prova di come arte e tecnica possano e debbano fondersi per fornire il migliore risultato.  Se Riflessi celebrava e sintetizzava l’evoluzione umana e tecnologica nella forma dell’amigdala che sulle sue facce teneva impressa le due forme dell’uomo organico e di quello geometrico, Cuspis Rostrata affronta in maniera diretta e senza alcun infingimento il tema ambientale. In questo senso, mentre Riflessi poteva definirsi evocativa in quanto ci portava nel passato, Cuspis Rostrata può definirsi commemorativa o celebrativa degli eventi che stanno interessando il clima.

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Antropocentrico e vegetale nella fotografia di Giovanni Tavano

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Giovanni Tavano, “Mondi Paralleli”, 2010-2020

Giovanni Tavano (Pescara-1954), presenta fino al 3 settembre, nella bella cornice del Museo Laboratorio ex Manifattura Tabacchi di Città Sant’Angelo (PE), Fotografie dal 1977 al 2020, una selezione del suo lavoro storico in b/n sviluppato tra la fine degli anni Settanta e quella degli anni Ottanta e di quello inedito a colori a cui si è dedicato dal 2012 al 2020, su cui mi concentrerò perché attinente al tema di questo blog. Per le tecniche, gli argomenti e i linguaggi impiegati, la mostra è un riassunto anche delle problematiche della fotografia che sono state dibattute in un Talk on photograpy svoltosi l’11 agosto nella stessa sede espositiva a cui hanno partecipato tra gli altri, oltre all’autore e al curatore Enzo De Leonibus, anche i critici Antonio Zimarino e Ivan D’Alberto, i docenti Marco Brandizzi e Franco Fiorillo e i fotografi Paolo Dell’Elce e Jacopo Pasqui.

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